L’halving 2024 di Bitcoin è l’appuntamento più atteso dell’anno da tutti gli appassionati e investitori. Vediamo in cosa consiste esattamente e quale impatto avrà sul network e sul prezzo della principale criptovaluta.
L’halving di Bitcoin di aprile 2024 sarà un evento cardine per il network e il mercato delle criptovalute, rivitalizzando l’interesse e le speculazioni come mai prima d’ora. Lasciamo che i dati parlino e scopriamo insieme come l’ecosistema Bitcoin sia stato influenzato in passato da questo evento quadriennale.
Una panoramica sul mining di bitcoin
Come già saprete, il mining è il processo vitale per la validazione delle transazioni e la creazione di nuovi bitcoin. I miners sono ingaggiati in una corsa competitiva per convalidare le transazioni e guadagnare la ricompensa (block reward). I miners dunque svolgono un ruolo indispensabile nell’ecosistema Bitcoin, fungendo da spina dorsale per la sicurezza e l’integrità della blockchain, grazie alla potenza computazionale di hardware specializzato.
In cambio del lavoro, i miners vengono ricompensati con un “sussidio” per ogni blocco minato consistente in una quantità predeterminata di BTC appena coniati e commissioni di rete per la validazione delle transazioni incluse nel blocco. Tale sussidio costituisce il principale incentivo economico per i miners.
Tuttavia, alla luce della riduzione del 50% (da 6,25 BTC a 3,125 BTC) del block reward a causa proprio dell’halving, i miners saranno sottoposti a un deciso stress test poiché una sostanziale fonte di reddito diminuirà improvvisamente. Di conseguenza, si prevede che le commissioni di rete svolgeranno un ruolo sempre più importante per le entrate dei miners, insieme all’apprezzamento del valore di BTC in un contesto di maggiore domanda.
Gli “Ordinals”
Inoltre, gli Ordinals, che consentono l’inscription di dati come immagini, video e testo in token non fungibili, hanno determinato per i miners un aumentato dei ricavi dalle commissioni di rete. Nel primo trimestre del 2024, i miners hanno guadagnato in media 3 milioni di dollari al giorno in commissioni di rete, ben al di sopra delle medie storiche. Dunque con l’imminente introduzione delle “Runes” – token fungibili sulla rete Bitcoin – i miners potrebbero vedere ulteriori aumenti dei ricavi basati sulle commissioni di rete, compensando parzialmente gli effetti dell’halving sul block reward.
Dal 2020, il paesaggio del mining di Bitcoin ha visto significative evoluzioni tecnologiche. I miners hanno dovuto adattarsi a riduzioni della ricompensa e agli aumenti della difficoltà di mining, all’interno di un’industria più efficiente e meno energivora. A oggi, si stima che oltre la metà dell’hashrate del Bitcoin core derivi da energie rinnovabili.
Halving: Un Ciclo di Crescita e Maturazione e l’impatto “sull’economia bitcoin”
L’halving, ovvero il dimezzamento della ricompensa per ogni blocco minato, è un meccanismo che avviene ogni 210.000 blocchi – o circa ogni quattro anni – per assicurare che la quantità di Bitcoin in circolazione raggiunga lentamente il suo limite di 21 milioni. Dopo l’halving di aprile 2024, la ricompensa per i miners passerà da 6,25 a 3,125 bitcoin per blocco, mantenendo la traiettoria deflazionistica della moneta.
L’halving del 2024 porta con sé molte aspettative. Tuttavia, a differenza degli halving precedenti, l’ecosistema di Bitcoin è ora più maturo, con una maggiore integrazione nei sistemi finanziari tradizionali e un interesse più diffuso tra il grande pubblico.
Sebbene l’halving sia un evento che incide sul lato dell’offerta, l’impatto decrescente dell’emissione suggerisce che la domanda svolgerà un ruolo cruciale nel determinare il valore di mercato di un asset con un’offerta inelastica come bitcoin.
Il lancio dei primi Bitcoin spot ETF negli Stati Uniti a gennaio ha catalizzato una notevole fonte di nuova domanda, alterando le dinamiche del mercato rispetto ai precedenti cicli di halving. In sintesi, gli afflussi sostenuti verso i BTC ETF (recentemente prodotti simili sono stati approvati anche a Hong Kong), insieme ad altre fonti di domanda come le partecipazioni nei bilanci delle società pubbliche grazie al cambio delle regole di contabilizzazione nei bilanci societari operato dalla FASB, contribuiranno ad assorbire in modo più efficiente la pressione derivante dalle vendite dei long term holders e dall’offerta di nuova emissione.
Prospettive future
Le reazioni del mercato all’halving seguono sempre un pattern ricorrente, con l’aumento di volatilità nel medio breve termine seguita da una fase di consolidamento pre e post halving. Fase di consolidamento esacerbata dal naturale calo temporaneo dell’hashrate, dato che i miners non più produttivi e che non hanno aggiornato il “parco ASIC” saranno costretti a interrompere le attività.
Tuttavia, un’analisi a lungo termine suggerisce che il prezzo di Bitcoin continuerà a seguire un trend ascendente, alimentato dalla ridotta pressione di vendita dei miners e dall’aumento della domanda di Bitcoin.
Come per ogni halving, la domanda principale nella mente di tutti è: che impatto avrà l’halving sul prezzo di bitcoin? Sebbene possiamo estrapolare informazioni dalle prestazioni durante i cicli passati, queste potrebbero non indicare correttamente i risultati futuri. Dato che abbiamo avuto solo tre halving precedenti in diverse condizioni di mercato e diversi profili di investitori, prevedere se l’halving è già scontato può essere fuorviante nonostante sia un evento noto con largo anticipo.
Il prezzo di Bitcoin tende a muoversi in cicli quadriennali. Se guardiamo indietro a ciascun ciclo di halving, Bitcoin si è sostanzialmente apprezzato nell’anno successivo a ciascun evento. Ma nell’attuale ciclo che porta al 4° halving, abbiamo assistito per la prima volta nella giovane storia di bitcoin al raggiungimento di un nuovo massimo storico (73.800 dollari al momento della pubblicazione) prima di un evento di halving.
Il ruolo della domanda indotta dai Bitcoin ETF e la conseguente attenzione hanno portato a una dinamica leggermente diversa e promettono di svolgere un ruolo enorme in futuro. Tuttavia dobbiamo esser consapevoli che ci sono molti altri fattori in gioco che potrebbero aggiungere altre variabili “all’equazione”, come cambiamenti macroeconomici e di liquidità globale, cambiamenti normativi, crescita nell’adozione di asset digitali globali e speculazioni; e tutte queste dinamiche potrebbero influenzare la traiettoria dei prezzi di BTC.
Il grafico storico dei drawdown di bitcoin qui in alto, mostra plasticamente la resilienza della moneta. Nonostante abbia costantemente subito delle violentissime correzioni di oltre il 70% dai massimi storici pro tempore, bitcoin è stato sempre in grado di stabilire nuovi massimi in ogni nuovo ciclo di halving. Con l’avvicinarsi del 4° halving, anche se BTC è riuscito ad aggiornare il suo all time high ancor prima dell’halving, è importante tenere conto della volatilità dei prezzi che potrebbe verificarsi a causa di condizioni esterne o di una maggiore attenzione e speculazione sull’halving stesso.
Quale target di prezzo possiamo ragionevolmente aspettarci?
Alla luce delle considerazioni di cui sopra, proviamo a fornire una stima di un target di prezzo ragionevole per il 4° ciclo di halving. Sebbene non sia mai stato un fan delle previsioni sui prezzi futuri di bitcoin, trovo che in questo caso sia un esercizio utile ai fini della comprensione di tutte le dinamiche ala base del network e dei cicli di mercato legati all’halving, che ho provato a riassumere nell’articolo.
Abbiamo già ampiamente discusso del potenziale di Bitcoin a seguito degli eventi di halving, ma proviamo a fornire qualche dettaglio in più che ci tornerà utile in seguito. Nel 2016, la ricompensa per ogni blocco Bitcoin minato scese a 12,5 BTC (da 25).
Al momento di quell’halving il prezzo di Bitcoin si aggirava intorno ai 600 dollari, ma al culmine della bull run alla fine del 2017 bitcoin piazzò un rally devastante, raggiungendo il picco del ciclo a $20.000. Ciò ha rappresentato un aumento significativo di circa il 2800%. All’epoca, il periodo impiegato a raggiungere questo picco post-halving è stato di 525 giorni, ovvero circa 17 mesi.
Durante l’halving di Bitcoin del 2020, il block reward è scesa a 6,25 bitcoin (che è anche l’importo attuale). Prima di quell’evento, il prezzo di BTC era inferiore a 9.000 dollari. A circa un anno dall’halving, BTC è salito a 64.000 dollari, registrando un aumento del 620%
Il tempo impiegato per raggiungere il picco dall’evento di halving è stato di 339 giorni, ovvero circa 11 mesi (non sto considerando la seconda ondata dell’autunno 2021 che ha portato Bitcoin a superare i massimi della primavera raggiungendo i $69K, dato che è stato un movimento guidato quasi esclusivamente dai derivati e dall’abuso della leva finanziaria e che, almeno dal punto di vista on-chain, il bear market è iniziato a maggio 2021, nda).
Sulla base dell’analisi e utilizzando un modello semplicistico che tenga conto della teoria dei rendimenti decrescenti, l’aumento del prezzo che ipotizzo per bitcoin nel ciclo di halving che inizia nel 2024 è di circa il 150%. Il modello si basa sull’osservazione dei 3 cicli precedenti, che hanno palesato la tendenza a una diminuzione degli aumenti percentuali dopo ogni evento di halving.
Dunque, con una stima conservativa che colloca il prezzo di BTC tra $ 60.000 e $ 65.000 al momento dell’halving, un aumento del prezzo del 150% porterebbe a un prezzo di BTC compreso tra $ 150.000 a $ 160.000 al culmine del ciclo.
L’halving avverrà sabato 20 aprile 2024 secondo i numerosi countdown reperibili online. In merito al tempo necessario a raggiungere il picco dell’attuale ciclo, la media ponderata dei precedenti cicli suggerisce circa 14 mesi.
Alcune precisazioni.
Le stime fornite nel mio articolo, vanno considerate esclusivamente delle linea guida su come interpretare il comportamento del mercato post-halving di Bitcoin. Il modello che ho utilizzato fornisce una proiezione conservativa, in quanto ritengo che avere delle aspettative ragionevoli sia sempre importante negli investimenti.
Il modello si basa sulla teoria dei rendimenti decrescenti; teoria non vuol dire legge scritta nella pietra. Uno degli elementi chiave che hanno caratterizzato i rendimenti decrescenti di bitcoin nel 2017 e nel 2021 è palese e ha un nome: altcoins.
L’enorme quantità di capitali transitati nelle alts nel 2017-18 e, in misura più significativa, nel 2021, sono stati sottratti in buona parte alla capitalizzazione di bitcoin. Ma se per qualsiasi motivo nel ciclo di mercato attuale le altcoins non avranno il successo che hanno registrato durante i mercati rialzisti passati, allora il 2024 sfaterà anche la teoria dei rendimenti decrescenti, dopo aver già spazzato via l’altro mito dell’aggiornamento dei massimi storici di bitcoin esclusivamente post halving.
E osservando l’aggressività della Securities Exchange Commission americana contro le altcoins, non punterei con troppa fiducia sulla sovra-performance stratosferica delle altcoins Vs bitcoin anche in questo ciclo.
Infine un disclaimer obbligatorio: negli investimenti non vi è mai alcuna certezza e, alla luce delle numerose variabili macro e geopolitiche in atto, potrebbe serenamente succedere che semplicemente quest’anno non ci sarà nessun rally di bitcoin. Prima di investire anche solo un euro, dovreste essere perfettamente consapevoli di questa eventualità. La prima regola di un investitore di successo, è quella di investire solo ciò che si è disposti a perdere.
E, soprattutto, non basare la propria strategia di investimento solo ed esclusivamente sulle considerazioni altrui. Dopotutto, io potrei sbagliare valutazione.
Considerazioni finali
Ora che siamo alle porte di in un mercato post-halving, il panorama per Bitcoin si presenta intrigante. La domanda cruciale che resta è: quale sarà l’impatto a lungo termine dell’halving sul prezzo e sull’adozione di Bitcoin? La storia suggerisce che l’halving è il preludio a periodi di rialzi significativi, ma solo il tempo ci dirà se questa tendenza sarà confermata e in quale misura.
L’halving di Bitcoin dopotutto, è il prodotto di un andamento monetario prevedibile (nessuno può controllare l’algoritmo che regola il funzionamento del Bitcoin core) in un contesto finanziario incerto. La scarsità intrinseca e la natura deflazionistica di Bitcoin lo rendono un asset unico in vari cicli economici.
Sebbene la riduzione dei block rewards metterà a dura prova i miners, li spingerà anche verso un’operatività più efficiente e sostenibile. La convergenza dell’impatto dell’halving sul lato dell’offerta e i potenziali fattori trainanti della domanda suggeriscono che Bitcoin è pronto per la sua prossima fase al rialzo.
Infine, dato che non mancano innovazioni e aggiornamenti del network Bitcoin, come le inscriptions e i Bitcoin Layer 2, che aumenteranno le commissioni di rete e la scalabilità del network a tutto vantaggio dei miners, direi Bitcoin è ben posizionato per la sua prossima epoca.