L’indice Crypto Fear and Greed ha invertito la tendenza rispetto al suo range recente in zona paura estrema. L’inversione ha innescato un nuovo segnale di acquisto per Bitcoin, che storicamente ha avuto un win rate dell’88% dopo segnali simili.
Il crypto fear and greed index è un modello creato da Alternative.me, che calcola una media ponderata del sentiment su bitcoin aggregando cinque fattori: 1) Volatilità 2) Momentum e volumi 3) Social media 4) Sondaggi 5) Dominance.
Nella foto in basso vediamo che gli ultimi 3 mesi sono stati caratterizzati prima da una condizione di reset pessimistico, determinato dalle ben note tensioni geopolitiche in atto, seguito poi da una rapida inversione del sentiment che ha attivato un nuovo segnale di acquisto. Per considerare il segnale affidabile, il prezzo di bitcoin deve essere >= 5% nei cinque giorni successivi al cross over, indicando uno slancio positivo del mercato.
Questo segnale è stato attivato altre 8 volte negli ultimi 3 anni e i rendimenti successivi unitamente al profilo di rischio/rendimento di Bitcoin sono stati solidi nel breve termine, soprattutto nel primo mese.
Cosa è accaduto in precedenza?
Dalla violenta correzione di dicembre in avanti il sentiment sul mercato crypto è notevolmente deteriorato, favorendo il classico passaggio di Bitcoin dalle mani deboli a quelle forti. Spesso facciamo riferimento a queste categorie di investitori, ma ho notato che c’è molta confusione sul tema.
Alcune persone pensano che le mani forti siano quegli investitori che dispongono di notevoli capitali e le mani deboli la categoria con meno disponibilità economica. Questo è vero in parte.
Ci sono molti esempi di persone abbienti che però negli investimenti si comportano come dei cervi, acquistando un asset sopravvalutato sotto l’influenza dell’avidità, per poi venderlo in preda al panico a un prezzo più basso quando il mercato inverte la tendenza al ribasso.
Uno degli esempi più eclatanti dell’ultimo biennio è stato senza dubbio Dave Portnoy, imprenditore americano fondatore di Barstool Sports. Dave ha comprato Bitcoin nell’estate 2020 al prezzo di $ 12400 per un valore di un milione di dollari. La settimana dopo Bitcoin è sceso a 11.000 dollari e il buon Dave ha liquidato l’intera posizione in preda al panico, perdendo svariate decine di migliaia di dollari in pochi giorni e annunciando che non era più intenzionato ad acquistare bitcoin.
Gli ulteriori sviluppi del mercato hanno però mostrato che se Dave non avesse agito come un Cervus Elaphus, avrebbe guadagnato 4-5 milioni di dollari in 12-18 mesi.
In questo caso ci sono soldi, ma le mani sono deboli.
A fare da contraltare alla situazione appena descritta, ci sono tante altre storie che hanno visto persone comuni accumulare una fortuna grazie agli investimenti in criptovalute.
La maggior parte di loro inizialmente non aveva molti soldi, ma grazie a una mente acuta hanno compreso le prospettive del mercato elaborando un piano che gli ha permesso di non svendere le proprie monete durante le fasi di bear market, grazie a una buona consapevolezza e lucidità.
In questo caso pochi soldi, ma mani forti.
Caratteristiche delle mani deboli
Si tratta delle classiche persone perennemente indecise, che ponderano le opportunità di acquisto basandosi sulle opinioni degli altri (che spesso ne sanno meno di loro) e lasciano trascorrere molto tempo in attesa di conferme. Questo atteggiamento attendista li porta a entrare sul mercato con pessimo tempismo, quando ormai le prospettive sono ovvie per tutti.
Dunque si posizionano nella fase di mercato meno favorevole, quella pubblica, e nella maggior parte dei casi lo fanno in preda alla FOMO.
Ovviamente durante una correzione saranno i primi a svendere in panic selling le proprie monete sotto l’influenza della paura, a un prezzo di vendita decisamente inferiore a quello d’acquisto (il contrario di ciò che andrebbe fatto).
E quando accade l’inevitabile, saranno anche i primi a cercare i colpevoli a cui attribuire le responsabilità del loro fallimento. Ma i colpevoli sono proprio loro stessi.
Caratteristiche delle mani forti
Le mani forti si posizionano sul mercato quando l’asset è ancora di scarso interesse per la massa oppure durante le fasi di sell-off quando il mercato è dominato dalla paura. Se l’asset scende sotto il prezzo di acquisto, le mani forti ne approfittano per rinforzare la posizione e migliorare il prezzo di entrata.
Sia gli acquisti che le vendite sono pianificate secondo un rigido protocollo d’investimento, senza lasciare che le emozioni guidino le operazioni. Le mani forti utilizzano gli eccessi di paura e di avidità sul mercato come un contrarian indicator: quando i ribassi e la paura dilagano sul mercato intensificano gli acquisti, mentre quando il mercato è in preda all’euforia pianificano diligentemente un’exit strategy (se previsto dal piano).
Come evitare i tipici errori da “dumb money”
È chiaro che sul mercato le mani deboli tenderanno a perdere sistematicamente denaro, svolgendo il ruolo di liquidità d’ingresso e di uscita per le mani forti.
Le mani deboli in senso lato esistono anche al di fuori dei mercati. Parliamo di tutte quelle persone che nelle decisioni importanti si lasciano guidare dalle emozioni anziché dalla ragione, gente che non sa analizzare i flussi informativi e trae conclusioni basate sulle proprie convinzioni invece che sulle informazioni ricevute.
Negli anni ho notato che questa categoria di persone presenta sempre le stesse caratteristiche: emotività, suggestionabilità, assenza di spirito critico, incapacità di trarre conclusioni e di formulare pareri indipendenti, suscettibilità all’opinione della massa. Un’altra caratteristica comune che ho riscontrato, è la tendenza a informarsi quasi esclusivamente tramite TV generaliste, social e media mainstream, piuttosto che attraverso la lettura di saggi e articoli di approfondimento. Se prendiamo il segmento under 40 anni, direi che la suddetta descrizione corrisponde nel 90% dei casi.
D’altronde, come affermava già nel secolo scorso Yevgeny Gilbo, “chi legge libri controllerà sempre chi guarda la TV”.
Vi siete mai chiesti perché negli ultimi 20 anni sia aumentato notevolmente il numero delle persone suggestionabili, inclini a comportamenti irrazionali e che non sono in grado di processare correttamente le informazioni o di assumersi responsabilità?
Questo è un argomento molto interessante, ma che per ovvie ragioni di spazio affronteremo in altra sede.
Conclusioni
Il primo passo per evitare gli errori descritti nell’articolo, è quello della consapevolezza. Una volta che abbiamo preso coscienza della situazione e della necessità di dover migliorare le nostre competenze, lo step successivo deve essere quello della formazione. Ho scritto il libro Bitcoin Facile proprio per fornire gli strumenti di base per poter operare sul mercato delle criptovalute con “consapevolezza efficace”.
Se avete già letto il libro e siete alla ricerca di un percorso di approfondimento che vi consenta di completare il quadro, seguite le indicazioni che trovate a questo link.