Il 22 giugno i funzionari dell’ exchange Mt Gox hanno annunciato di aver avviato formalmente il processo di riabilitazione civile presso il tribunale di Tokyo. La gestione della causa sarà a cura dell’avvocato Kobayashi, fiduciario della piattaforma e vecchia conoscenza del mercato cripto, soprannominato la balena di Tokyo (Tokyo whale).

Ricordiamo infatti come Mr. Kobayashi  dal quarto trimestre del 2017 abbia venduto grandi quantità di Bitcoin e Bitcoin Cash per rimborsare gli utenti di Mt. Gox danneggiati dall’attacco hacker del 2014, con il quale sono stati sottratti all‘exchange ben 473 milioni di dollari.

Attraverso l’analisi comparata delle date delle vendite di Mr. Kobayashi con la daily chart del Bitcoin, è stata evidenziata una stretta correlazione tra il calo della quotazione del Bitcoin e le vendite di cui sopra, rendendo l’avvocato Giapponese suo malgrado la balena più odiata dal mondo cripto.

Qui puoi approfondire la storia della Tokyo Whale

A causa del furto subito, Mt Gox aveva dichiarato bancarotta, annunciando che gli utenti della piattaforma sarebbero stati risarciti con l’exchange rate del bitcoin del 2014, ovvero circa 500 $.

Chiaramente nel frattempo il valore del bitcoin è aumentato esponenzialmente, pertanto il proprietario di Mt. Gox, Mark Karpeles, avrebbe potuto tenere per se i  fondi, ovvero centinaia di milioni di dollari, una volta risarciti gli ex utenti.

Ieri però il Tribunale che segue il caso ha accettato la petizione dei creditori che, giustamente, chiedevano la restituzione delle proprie crypto, indipendentemente dal controvalore in dollari.

Per intenderci, se un utente nel 2014 ha perso 1 bitcoin, gli verrà restituito 1 bitcoin e NON il controvalore in moneta fiat del tasso di scambio del 2014!

Per chiedere il risarcimento, i creditori avranno tempo fino al 22 ottobre 2018.

Cosa comporta questo provvedimento?

 

Comporta la fine della Tokyo Whale, al secolo l‘avvocato Nobuaki Kobayashi e del suo potere di influenzare il mercato delle criptovalute con i continui sell-off a cui ci aveva abituati nei mesi scorsi.

L’avvocato giapponese, fiduciario di Mt Gox, era il gestore dei bitcoin (e dei bitcoin cash) che sono rimasti dopo il fallimento dell’exchange.

Il liquidatore è entrato in possesso di ben 162.106 BTC a cui vanno aggiunti anche i BCH (Bitcoin Cash) grazie al fork di quasi un anno fa.

Possedendo una tale quantità di criptovalute, Kobayashi ha sempre venduto quando il prezzo del bitcoin saliva, di fatto influenzando negativamente il valore della crypto stessa, per le importanti quantità immesse sul mercato.

Diversi traders hanno imputato a Kobayashi la negligenza di aver effettuato vendite così importanti in open market, anzichè utilizzare vendite OTC (Over The Counter) dove appunto le vendite vengono negoziate “fuori dal mercato” e non impattano negativamente sull’asset scambiato.

Ma da oggi, grazie alla decisione del Tribunale giapponese, la Tokyo Whale non dovrà più vendere le crypto in suo possesso per restituire agli utenti valuta fiat, ma dovrà restituire direttamente i BTC e anche i BCH, secondo quanto spiegato da Trust Nodes.

Il tempo di  Nobuaki Kobayashi è finito!

 

 

 

 

 

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