Premessa
Negli ultimi mesi ho ricevuto molte domande in merito alla tecnologia NFT, d’altronde parliamo di uno dei principali trend del 2021 che continua ad appassionare una larga parte degli addetti ai lavori del settore crypto.
Credo che la maggior parte delle persone abbia sentito parlare di NFT senza però avere un’esperienza diretta, così ho deciso di scrivere un approfondimento in modo da chiarire tutti gli aspetti relativi ai Non Fungible Token.
Ovviamente dopo aver compreso cos’è un token non fungibile, andremo a esaminare gli NFT dal punto di vista investimento.
Vale davvero la pena investire in un JPEG di scimmie, conigli e altri simpatici animaletti o acquistare la foto dell’influencer di turno, nella speranza di generare un profitto?
La risposta non è facile.
A un primo sguardo superficiale sul settore NFT sembra di assistere a una sorta di gioco dove tutti sono impazziti. Però parliamo di transazioni con denaro reale, in cui una delle parti ha generato grandi profitti.
Ma dubito che gli acquirenti di tutte queste collezioni (con l’eccezione del tweet di Jack Dorsey forse) riusciranno a vendere questi “beni” a un prezzo ancora maggiore.
Qualcuno tra un paio d’anni avrà davvero bisogno di un gatto Nyan o della foto del Vip di turno e sarà disposto a pagare un prezzo superiore a 300 Ether?
Credo sia un evento assai improbabile e per questo motivo non compro tali “asset”, nonostante il clamore.
C’è un modello ricorrente in tutti i mercati. Nelle prime fasi di un nuovo settore c’è sempre un lungo ciclo di crescita determinato dall’euforia dei nuovi partecipanti, che genera un eccesso di denaro e ottimismo rendendo i mercati troppo irrazionali.
A un certo punto poi, un evento o semplicemente il top del ciclo dell’hype causerà una violenta inversione del mercato che taglierà fuori gli ultimi arrivati, che con poca esperienza e scarsa cultura finanziaria si sono posizionati nel momento peggiore, contabilizzando così perdite in alcuni casi drammatiche.
Un po’ quello che è avvenuto durante la bolla dei titoli tech all’inizio degli anni 2000 o, restando in tema di criptovalute, con il boom delle ICO nel mercato del 2017, quando qualsiasi progetto sconclusionato, se non una vera e propria truffa, raccoglieva milioni di dollari.
Oggi è più o meno la stessa cosa, solo che invece di ICO abbiamo gli NFT.
Precisiamo subito, non credo che gli NFT siano una truffa. Questa è una tecnologia interessante che in futuro avrà sicuramente numerose applicazioni.
Inoltre la tecnologia NFT è molto più di una semplice immagine, ma oggi viene utilizzata solo per una piccola parte delle sue potenziali applicazioni.
Credo che nei prossimi mesi ci sarà un crollo di massa nel mercato NFT, dopo di che avremo la crescita e lo sviluppo di prodotti e applicazioni realmente funzionali.
Ma cosa possiamo considerare un prodotto NFT degno di tale nome? Le collezioni TOP alla cryptopunk per intenderci, non hanno un uso pratico e sono solo un eventuale indicatore di status. Ma gli oggetti e le collezioni da “status simbol” non possono essere inflazionate, dunque quando l’offerta aumenterà rendendo il prodotto di massa, lo status andrà perso. Pertanto, le possibilità che altri analoghi della collezione NFT Bored Ape Yacht Club ripetano il loro successo sono davvero minime.
Prendiamo la notizia di Instagram pronta a entrare nel mercato NFT. Molti la interpretano come un segnale che presto tutti gli NFT cresceranno ancora di più. A mio avviso l’effetto potrebbe essere esattamente opposto. Quando milioni di utenti possono generare NFT con un paio di pressioni di pulsanti, chi sarà disposto a investire cifre consistenti? L’offerta aumenterà esponenzialmente, con la domanda che non terrà il passo.
Dopotutto è chiaro che la maggior parte degli utenti di Instagram preferirà creare un NFT, venderlo e monetizzare, piuttosto che spendere soldi per un acquisto e attendere che il prezzo aumenti.
Quello è il momento in cui presumibilmente il mercato NFT di massa crollerà. Ma chi sopravvivrà alla selezione naturale, ha buone possibilità di diventare la nuova opportunità del decennio.
Cosa sono gli NFT?
NFT sta per Non Fungible Token (token non fungibile) e rappresenta un insieme di record, di informazioni inserite in una blockchain. Questi dati, così come avviene in ogni blockchain, sono visibili a tutti i partecipanti al network e non si possono modificare o cancellare. I dati contenuti in un record sono dunque pubblici, rendendo gli NFT una tecnologia ideale per fissare la proprietà digitale, legandola inoltre a oggetti del mondo reale.
Grazie a un token non fungibile possiamo vendere quasi tutti gli oggetti virtuali: immagini, musica, testi, modelli 3D. Ma il più delle volte si parla di oggetti d’arte digitale.
Volendo fare una metafora, è come acquistare un dipinto costoso per poi esporlo al pubblico degli amanti delle belle arti in una nota galleria. Oggi non è semplice capire a fondo tutte le implicazioni di questa nuova tecnologia, ma è probabile che con il tempo diventerà familiare. Non mi stupirei infatti se in pochi anni l’acquisto e la gestione di NFT da parte degli utenti avrà un grado di accessibilità simile agli acquisti tramite carta di credito o smartphone.
Il mercato degli NFT
Il mercato NFT è composto principalmente da singole opere d’arte, collezioni, oggetti del Metaverso, brani musicali e tutto ciò che può essere collegato a token digitali per dimostrare la proprietà di queste risorse digitali. A oggi le tipologie più popolari di token non fungibili sono le collezioni NFT. Il primo e più noto progetto al mondo di questo genere è stata la collezione “Cryptopunks”, concepita nel 2017 quasi per gioco e all’inizio distribuita gratuitamente. Nel 2021 il cryptopunk più costoso è stato venduto per oltre 7 milioni di dollari.
Il network leader indiscusso in termini di vendite in ambito NFT è la rete Ethereum, dove sono stati rilasciati la maggior parte dei grandi progetti. Ad esempio l’11 marzo 2021, un file JPG contenete cinquemila dipinti dell’artista Beeple è stato venduto per 69,3 milioni di dollari in criptovaluta Ether (ETH). Il collage si chiama Everydays: The First 5000 Days e include tutti i dipinti di Beeple negli ultimi 13 anni.
Anche le celebrità stanno prendendo atto del mondo NFT; Quentin Tarantino ha deciso di vendere sotto forma di NFT una parte della sceneggiatura del film Pulp Fiction, che non è stata inclusa nel film uscito nelle sale cinematografiche. Il rapper americano Snoop Dogg ha pubblicato una raccolta NFT chiamata “A Journey with the Dogg“, disponibile solo per 24 ore. Inoltre sono già apparse le prime sfilate di moda nel mondo virtuale. Il leader del segmento è il marchio olandese The Fabrican che realizza solo abbigliamento digitale per avatar di un metaverso dove tutto viene venduto come NFT. Anche i principali marchi di abbigliamento si stanno interessando al fenomeno, vedi Nike che ha iniziato a vendere alcuni articoli sotto forma di NFT.
Opportunità e rischi degli NFT
A gennaio 2021 i volumi di scambio mensili di NFT non superavano i 10 milioni di dollari, mentre all’inizio di maggio 2021 hanno raggiunto la soglia di 325 milioni di dollari, grazie al trend rialzista dell’intero mercato delle criptovalute che ha portato bitcoin sul massimo storico pro tempore e le altcoin a vivere una stagione di rialzi senza precedenti.
Contestualmente gli stessi NFT erano tra i token più richiesti, registrando acquistati di singoli pezzi per decine di milioni di dollari. Analizziamo le maggiori vendite NFT nel 2021:
A febbraio e marzo 2021 diversi criptopunk sono stati venduti per $ 1,24 milioni, $ 1,5 milioni, $ 7,57 milioni e $ 7,58 milioni e a giugno è stato chiuso un accordo da $ 11,7 milioni per l’acquisto di un criptopunk.
Nel marzo 2021, Sotheby’s ha venduto un collage digitale Beeple per 69 milioni di dollari.
Il fondatore di Twitter Jack Dorsey ha venduto il suo primo tweet sotto forma di NFT per $ 2,9 milioni e ha donato il ricavato in beneficenza.
Tuttavia, quando a fine maggio 2021 l’intero mercato delle criptovalute ha subito una violenta correzione, anche i volumi mensili di NFT sono crollati dai 325 milioni di dollari di maggio ai 50 milioni di giugno. Anche il numero medio delle transazioni, così come i portafogli attivi che scambiavano NFT, sono diminuiti sensibilmente.
Inoltre nel corso del 2021 sono emerse le prime storie clamorose relative a incidenti o errori, come ad esempio il proprietario di un raro token NFT Bored Ape che lo ha venduto per $ 3.000 invece di $ 300.000 a causa di un errore di battitura. Il trader ha affermato di aver notato l’errore dopo aver piazzato il lotto in vendita e di non aver avuto il tempo di annullare l’ordine. Ora il token viene rivenduto per $ 320.000.
Come sappiamo bene, gli errori nel settore blockchain e crypto costano molto cari.
Nel secondo semestre 2021 molti “esperti” hanno cominciato a dubitare del reale valore della tecnologia NFT, ritenendo i token non fungibili l’ennesima bolla che non avrebbe più raggiunto i volumi di scambio precedenti. Ma gli scettici hanno commesso un grande errore di valutazione e il mercato NFT si è ripreso velocemente, continuando a svilupparsi. Solo nella prime metà di gennaio 2022, i volumi di scambi hanno superato i 2 miliardi di dollari.
Sviluppi futuri del mercato NFT e casi d’uso
NFT è di gran lunga la principale tendenza cripto dell’ultimo anno, in fase di sviluppo attivo con sempre più nuove opzioni d’investimento, incluso lo staking. Per non parlare delle startup NFT. Nel 2021 i token non fungibili sono diventati un fenomeno mainstream, con celebrità, grandi marchi e banche d’affari che hanno iniziato a investire in maniera significativa nel settore NFT e nel metaverso.
Le implicazioni sono davvero variegate, ad esempio provate a immaginare come un’azienda di qualsiasi settore potrebbe rivoluzionare il concetto di Crowdfunding tramite questa tecnologia; migliorare il coinvolgimento di clienti e investitori, magari riconoscendo loro una parte degli utili o royalties legate all’esclusività di questo nuovo concetto di proprietà.
Prendiamo il classico esempio dell’abbonamento in palestra. Sfido chiunque a negare il fatto di essersi iscritto almeno una volta in una palestra con un abbonamento annuale, sfruttato in realtà per poche settimane o addirittura giorni.
Un costo che oggi tramite un NFT può essere tramutato in investimento, nel momento in cui magari andiamo a rivendere l’abbonamento inutilizzato, realizzando una cifra che compensi interamente o parzialmente il costo del servizio non sfruttato oppure, nello scenario migliore, un cifra maggiore dovuta al valore della palestra che nel frattempo è aumentato grazie al rinnovamento di servizi più esclusivi, accessibili a sconto da parte dei possessori dell’abbonamento NFT. Un modello decisamente win-win.
Adesso andiamo ad analizzare i principali use cases della tecnologia NFT.
Metaverso
Il Metaverse è uno spazio virtuale in cui le persone possono interagire tra loro e con oggetti digitali attraverso i loro avatar, grazie alla tecnologia della realtà virtuale. Grandi aziende e marchi famosi mostrano un interesse crescente per questo settore e, se consideriamo che la proprietà delle risorse digitali nei metaversi viene trasferita tramite NFT e, allo stesso tempo, che le criptovalute saranno le “monete a corso legale” nel metaverso che consentiranno la formazione di un’economia digitale con vari tipi di utility token, non è difficile immaginare le notevoli implicazioni future di tali tecnologie.
Tra i più grandi metaversi decentralizzati vale la pena menzionare i giochi blockchain Decentraland, Sandbox e Alien Worlds. Le grandi aziende stanno acquistando decine di milioni di dollari di immobili digitali al loro interno. Pertanto, nell’ultimo anno, il valore dei lotti e degli edifici virtuali in questi mondi è aumentato notevolmente.
Nelle prossime settimane scriverò un approfondimento interamente dedicato al metaverso.
NFT musicali
Nel 2022 stanno nascendo nuove collaborazioni tra musicisti e progetti NFT. Mentre la tecnologia è ancora agli albori, in futuro il modo in cui la musica viene monetizzata potrebbe cambiare radicalmente. Ad esempio, nell’agosto 2021 il rapper canadese Tory Lanez ha venduto un’edizione limitata del suo nuovo album — un milione di copie al prezzo di 1 dollaro l’una — in soli 57 secondi sulla nuova piattaforma di streaming E-NFT. Gli acquirenti dell’album sotto forma di NFT hanno anche diritto a privilegi speciali: incontri virtuali con l’artista, brani inediti, merchandising autografato e altro ancora.
Fan token NFT
Secondo gli esperti la popolarità dei fan token nel 2022 è destinata a crescere, così come il loro fatturato che potrebbe superare i 2 miliardi di dollari, con un bacino d’utenza iniziale vicino ai 5 milioni di persone. I Fan Token rappresentano un mercato da miliardi di dollari con un pubblico potenzialmente enorme. Hanno iniziato ad attirare l’attenzione nel 2020, quando l’FC Barcelona ha lanciato un fan token per monetizzare il supporto dei tifosi. Molti fan di NFT non vedono l’ora che anche l’industria musicale si unisca a questo settore, in modo da imprimere un’ulteriore accelerazione. In tale contesto si potranno sviluppare numerose opportunità, come ad esempio votare per le date di un tour futuro della propria band preferita o per le città in cui il gruppo dovrebbe esibirsi.
In sintesi, nel 2022 il mercato NFT potrebbe mantenere serenamente il trend di crescita registrato lo scorso anno e diventare molto richiesto in quei settori dove la prova di proprietà è importante: immobili virtuali, abbigliamento, risorse di gioco nell’e-gaming. Molto probabilmente questa tendenza continuerà nel 2022 e attirerà ancora di più l’attenzione da parte di investitori e collezionisti.
Rischi legati agli NFT
Nonostante le previsioni ottimistiche per il settore, questa nuova asset class presenta anche dei rischi concreti. Andiamo ad analizzarli nel dettaglio.
Regolamentazione
Gli NFT non sono ancora regolamentati in alcun modo e le autorità di controllo e regolamentazione finanziaria potrebbero non considerare i token come analoghi non fungibili dei titoli. Ciò potrebbe disincentivare molti grandi investitori ad avvicinarsi al settore.
Perdita di proprietà
La proprietà di una NFT non è sancita da alcuna legislazione e i partecipanti al mercato spesso discutono su cosa significhi possedere una proprietà digitale, poiché nessun diritto legale viene trasferito all’utente con l’acquisto di un NFT.
Diritti d’autore
Quando si acquista un NFT, il titolare possiede solo il token e non il sottostante. Dunque non è ancora chiaro come gli NFT si interfacceranno con le attuali leggi sul copyright.
Rischio d’investimento
Ogni tipologia d’investimento presenta dei rischi e il settore NFT non fa eccezione. Quando si investe in NFT, è difficile prevedere in anticipo quale collezione NFT attirerà il pubblico e sarà in grado di realizzare un profitto. Secondo la piattaforma Chainalysis, solo il 28,5% degli NFT acquistati durante l’emissione iniziale del token ha poi concretizzato un profitto per i detentori, nel momento in cui i token sono arrivati sulla piattaforma OpenSea.
Conclusione
È probabile che nel 2022 la tecnologia NFT continui a crescere e venga utilizzata con successo in un numero crescente di settori. Teniamo inoltre presente che gli NTF sono un nuovo strumento che può essere utilizzato per una varietà di scopi, dal settore automobilistico, all’immobiliare, a quello delle opere d’arte, oltre ai numerosi casi d’uso evidenziati nell’articolo. Ad oggi l’utilizzo più diffuso è quello delle collezioni digitali, ma c’è la concreta possibilità che un giorno gli NFT diventino così saldamente radicati nelle nostre vite che questa tecnologia raggiungerà un tasso di adozione simile a quello degli smartphone.
Scordiamoci però il successo delle collezioni alla Bored Ape Yatch Club, questo segmento è destinato a scomparire. Solo gli NFT che sono di utilità pratica per il proprietario rimarranno sul mercato. Parliamo di quei token non fungibili che daranno diritti, benefici diretti e vantaggi tangibili. Dove ci sarà una risposta chiara e univoca alla domanda di chi e perché dovrebbe comprarli dal primo proprietario/emittente.
Questi sono gli NFT del futuro.
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