La sicurezza informatica è un aspetto precipuo nell’attuale contesto, soprattutto in qualità di investitori che operano su piattaforme online e negli ultimi giorni due notizie ci hanno ricordato come queste tematiche siano sempre di stretta attualità.
Chi segue il blog sa bene che considero la sicurezza informatica un aspetto fondamentale (e spesso sottovalutato), tanto da aver dedicato un intero capitolo del mio libro a spiegare come proteggere i dispositivi e mettere in sicurezza gli account.
Torniamo alle due notizie che mi hanno convinto a scrivere questo approfondimento.
La prima è quella relativa all’hacking dell’exchange Kucoin, che ci ricorda quanto sia importante la scelta della piattaforma su cui operare (e le piattaforme che mi danno piena fiducia in tal senso si contano sulle dita di una mano).
Gli exchange dal punto di vista della sicurezza informatica, così come tutti i siti web e app, sono dei punti singoli di vulnerabilità e per tale ragione devono esser protetti adeguatamente.
- custodia di una cospicua parte delle dotazioni di monete su hot wallet, che se non adeguatamente protetti sono un facile bersaglio (molto più sicura la custodia su cold wallet);
- investimenti inadeguati sul miglioramento dell’architettura di rete e dei protocolli di sicurezza, che invece si dovrebbero appaltare a società leader di settore che garantiscano audit di sicurezza e test di penetrazione;
- mancato coinvolgimento della comunità di hackers etici (white hat hackers), attraverso la creazione di bounty program per testare le vulnerabilità del sistema, come ha giustamente sottolineato oggi il Ceo di Bybit.